Adesso stiamo “uscendo” molto lentamente dallo studio dell’opera omnia poetica di Pasolini per giungere a quella di Sandro Penna, poeta la cui analisi ci è stata suggerita dalle parole di Pasolini stesso intorno a “Un po’ di febbre”. Il suo parere era che se c’era un grande poeta vivo in Italia, questi sarebbe stato Penna, il quale avrebbe meritato il Nobel…
Purtroppo, a differenza di Pasolini, Penna non ha lasciato un corpus poetico vasto e consistente. Egli, poeta non ermetico, ma aforistico, ha pagato questo prezzo per la densità e la profonda bellezza delle sue opere. Pochi versi, rispetto a altri grandi, che fanno rimpiangere qualcosa, comunque. Ma è un rimpianto che sa di oceano e luce.
