Essere orgogliosi
nello spazio sottile
da busta, prosciutto, cellophane
delle ore mortali, a dispetto
e per dispetto
contra omnia
come quegli imperatori
delle terme, per le spine
di acquedotti carichi
dietro il deserto libico.
Dall’opera
conosci l’artefice.
Guarda la tua opera
e gioisci.
Oggi gli déi scesi
dall’Olimpo
ti incoronano.
Domani sia pur polvere:
«Che importa?»